BATIK

Viaggiando nello Sri Lanka, abbiamo conosciuto artigiani specializzati nella tecnica del che con tanto amore, continuano a diffondere e a insegnare questa meravigliosa Arte.

Si tratta di una tecnica antichissima, patrimonio culturale dello Sri Lanka. I classici riproducono spesso fiori e animali, in particolare Elefanti, non mancano riproduzioni del Budda, rappresentazioni di feste religiose, danzatrici, pescatori con tramonti mozzafiato come sfondo.

Come viene realizzato? Il materiale su cui si esegue tradizionalmente il è una stoffa leggera, cotone lavorato solitamente a telaio. La tecnica avviene mediante la copertura a protezione delle parti che non devono essere colorate, di materiali impermeabilizzanti come argilla, resina, amido o, nel nostro caso a cera.

Nella prima  prima fase, con una penna si disegna il dipinto da riprodurre e colorare direttamente sul tessuto. Le fasi successive sono pressoché identiche e si ripetono in base al numero dei colori che si intendono utilizzare. Mediante un beccuccio metallico viene colata la cera bollente fino a coprire tutte le parti del tessuto che non dovranno essere colorate. La stoffa viene quindi immersa nella vasca contenete il colore scelto fino a che questo non penetra perfettamente nelle fibre libere dalla cera.

La fase successiva prevede un bagno in acqua bollente che lava via il colore in eccesso, sciogliendo la cera applicata nella fase precedente, fino ad ottenere il tessuto pulito e pronto per la nuova applicazione di cera. Si ripete l’applicazione dello strato di cera sulle parti già colorate e sulle parti che non devono essere colorate con il prossimo bagno di colore.

La lavorazione è abbastanza lunga ed il costo dei dipende dal disegno e dal numero di colori utilizzati.  Solitamente facciamo un ordine ben preciso di quello che vogliamo portarci a casa ma poi ci facciamo coinvolgere …ci lasciamo andare e alla fine torniamo sempre con una quantità di dipinti superiore alla nostra esigenza, promettendoci di tenere appesi nella nostra casa i preferiti, o comunque non venderli e tenere una sorta di collezione, n realtà, arrivati in Italia e messi in mostra, ognuno trova la propria famiglia…quindi li lasciamo andare nella loro nuova casa.

BATIK